Abbazia di Chiaravalle della Colomba
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   I monaci Cistercensi

Il movimento cistercense fu promosso da Roberto di Champagne, intorno al 1113, per realizzare pienamente l’ideale di vita proposto da San Benedetto nella sua Regola. Con i monaci suoi compagni Roberto scelse Abito monastico, non corale quale nuova sede un luogo chiamato Cîteaux (in latino Cistercium) dove – in una vita di povertà – ristabilì un intenso equilibrio tra preghiera e lavoro. L’entrata nella comunità di Bernardo di Fontaine segnò l’avvio di una stupenda stagione spirituale e dell’espansione dell’Ordine in tutta l’Europa. San Bernardo fu il propagatore e il legislatore più capace del nuovo Ordine dei Monaci bianchi, come furono anche chiamati i Cistercensi. Alla sua morte (1153) le abbazie erano già 160, per giungere ben presto a circa 700, sparse per le varie nazioni.

Il movimento cistercense fu promosso da Roberto di Champagne, intorno al 1113, per realizzare pienamente l’ideale di vita proposto da San Benedetto nella sua Regola. Con i monaci suoi compagni Roberto scelse Abito monastico, non corale quale nuova sede un luogo chiamato Cîteaux (in latino Cistercium) dove – in una vita di povertà – ristabilì un intenso equilibrio tra preghiera e lavoro. L’entrata nella comunità di Bernardo di Fontaine segnò l’avvio di una stupenda stagione spirituale e dell’espansione dell’Ordine in tutta l’Europa. San Bernardo fu il propagatore e il legislatore più capace del nuovo Ordine dei Monaci bianchi, come furono anche chiamati i Cistercensi. Alla sua morte (1153) le abbazie erano già 160, per giungere ben presto a circa 700, sparse per le varie nazioni.

Cistercensi

Lo stemma dell'ordine cistercense

   

Monaco

Raffigurazione di un monaco

In Italia le fondazioni cistercensi furono un centinaio, dalla Lombardia alla Sicilia: tra le più celebri ricordiamo Chiaravalle Milanese, Morimondo, Cerreto e Chiaravalle della Colomba al nord e Fossanova e Casamari nel Lazio.

I Cistercensi furono grandissimi costruttori: l’architettura è il loro manifesto spirituale e culturale, com’è stato detto, giacché rispecchia la semplicità della regola e la purezza della vita, tutta tesa «alla ricerca di Dio», attraverso l’orazione e le opere. Le loro architetture religiose presentano i caratteri di forza, grandezza e gaudiosità, ed hanno contribuito potentemente alla nascita e allo sviluppo dell’arte gotica.

Anche alla società contemporanea i Cistercensi propongono con pienezza l’ideale monastico della vita contemplativa e attiva che si lega alla integrità della natura e ai richiami più profondi dell’anima umana.

Monaci Cistercensi di Chiaravalle della Colomba, in osservanza del dettame benedettino «Ora et Labora», procacciano con il lavoro delle proprie mani il necessario per sé, per l’omonima parrocchia e per le proprie missioni (Africa e Brasile).

Tra gli altri prodotti, i pregiati liquori (ricavati da erbe aromatiche secondo ricette tramandate dai primi monaci) e alcune tisane acquistabili presso la liquoreria situata all'interno del chiostro.

 

 

Sito realizzato a cura del Centro Culturale "Enrico Manfredini" di Chiaravalle della Colomba. Facebook